Se c’è una cosa che abbiamo scoperto durante questo infinito lockdown, più o meno restrittivo, che stiamo vivendo in molte parti del mondo, è quanto ci manca la natura. Un buon modo per reagire senza potersi allontanare da casa è senz’altro circondarci di piante tra le mura domestiche. Ma nei nostri appartamenti di città, lo spazio difficilmente abbonda, a maggior ragione se abbiamo dovuto ricavarne per la nostra stazione di smartworking… Quindi?! Un’opzione è quella di acquistare piccole piantine, mini-gioielli verdi vivi e vegeti. Certo, molte cresceranno, ma se sceglieremo la nostra candidata dal vasto mondo delle piante grasse, l’ingombro sarà un problema che si porrà solo fra qualche anno.
A volte davvero minuscole, poco costose, le piantine grasse sembrano essere la soluzione più semplice per l’home gardening, anche per lo stile che introducono in casa: sono sofisticate, scultoree, cool. Alcune vengono vendute in vasetti poco più grandi di un ditale, altre sono in contenitori curiosi o insoliti. Certe specie sono spinosissime, altre hanno attraenti foglie cicciotte e senza spine.
Hanno scarse esigenze, ma quelle poche sono fondamentali. Prima di tutto il rapporto luce-temperatura: nelle loro terre d’origine, tropicali o subtropicali, la luce è intensa e la temperatura mediamente alta, anche se a volte con sensibili escursioni termiche diurne-notturne. Quindi per mantenerle vitali occorre una zona molto luminosa e mite, anche fresca (16-18 °C è l’ideale). Nei vasetti, la terra è pochissima: basta qualche goccia d’acqua ogni 5-7 giorni. Un rinvaso in contenitore di poco più grande è consigliabile se vogliamo vederle crescere, seppur lentamente.
Conoscere il nome della specie è importante, perché non tutte le grasse condividono le stesse esigenze, e non tutte sono “cactus”: l’Aloe, per esempio, non fa parte delle Cactacee. E non tutte amano il caldo: i Semprevivi e molte Echeverie resistono bene anche fuori di casa, in terrazzo. Davvero un mondo da conoscere, che può regalare soddisfazione anche a chi ha poco tempo e molta voglia di avere vicino a sé qualche straordinaria creatura vegetale. Tra le più singolari, ad esempio, c’è il Conophytum, diventato famoso per le sue foglioline a forma di cuore che ricordano piccoli coniglietti: davvero un amore di piantina!
Articolo di http://fioriefoglie.tgcom24.it/2021/01/mini-grasse-da-scrivania-ci-piacciono/#more-30712
1 commento su “PIANTINE GRASSE DA SCRIVANIA? SI!”
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